Sinodo: “È un lavoro in divenire. No a conclusioni affrettate”
"Siamo stati interpellati dalla Cei in questa direzione - spiega il presule -. Per cui abbiamo radunato tutte le persone più autorevoli, da un punto di vista di organismi di partecipazione, per poter riflettere sugli argomenti che ci sono stati proposti"

Con l’Assemblea sinodale diocesana, che si è tenuta sabato mattina all’Hotel Hermitage di Silvi Marina (Teramo), si avvia verso la conclusione anche il Cammino sinodale della Chiesa diocesana di Pescara-Penne in questa fase profetica del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, che culminerà con la seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia, la quale avrà luogo dal 31 marzo al 3 aprile nella basilica di San Paolo fuori le mura a Roma.
Sono stati 99 i delegati, in rappresentanza di tutti gli organismi di partecipazione presenti in diocesi (Consiglio pastorale diocesano, Consiglio presbiterale, uffici di pastorale diocesani, associazioni e movimenti laicali), ad essere stati convocati dall’arcivescovo di Pescara-Penne monsignor Tommaso Valentinetti, per lavorare sullo strumento di lavoro recentemente approvato dal Consiglio episcopale permanente della Conferenza episcopale italiana (Cei): «Siamo stati interpellati dalla Cei in questa direzione – spiega il presule -. Per cui abbiamo radunato tutte le persone più autorevoli, da un punto di vista di organismi di partecipazione, per poter riflettere sugli argomenti che ci sono stati proposti».

Un documento elaborato in seguito ai lineamenti emersi dalla prima Assemblea sinodale nazionale (che si è tenuta dal 15 al 17 novembre 2024 nella stessa basilica romana), con l’obiettivo di «offrire alle Chiese locali – si legge nell’introduzione dello strumento di lavoro – alcuni criteri operativi e scelte possibili per incarnare la conversione sinodale e missionaria delle comunità». Il testo è composto da un’introduzione che richiama, in sintesi, l’orizzonte teologico e pastorale del Cammino sinodale presentando le tre dimensioni, «profondamente correlate e interconnesse», della conversione sinodale e missionaria: comunitaria, personale e strutturale. A queste tre dimensioni corrispondono altrettante sezioni dello strumento di lavoro:
- il rinnovamento missionario della mentalità ecclesiale e delle prassi pastorali;
- la formazione missionaria dei battezzati alla fede e alla vita;
- la corresponsabilità nella missione e nelle guida della comunità.
Ogni sezione è composta da schede tematiche (composte da riferimenti alla Parola di Dio, al Magistero di Papa Francesco e a quello dei Pastori, con un’attenzione particolare al Documento finale della XVI Assemblea Ordinaria del Sinodo dei Vescovi – Documento finale del Sinodo 2021-2024), relative ad argomenti specifici, selezionate dalle singole diocesi sulla base dei rispettivi obiettivi da conseguire. Nello specifico, la Chiesa di Pescara-Penne ha scelto di confrontarsi su quattro schede tematiche:
- centralità e riconoscimento di ogni persona e accompagnamento pastorale, inserita nella sezione 1;
- rinnovamento dei percorsi di iniziazione cristiana, inserita nella sezione 2;
- discernimento e formazione per la corresponsabilità e i ministeri dei laici, inserita nella sezione 3;
- ruolo delle Curie diocesane, inserita nella sezione 3.
Le quattro schede sono state oggetto discernimento, attraverso il metodo della conversazione nello Spirito, nell’ambito di 12 tavoli di lavoro composti da delegati sia laici che presbiteri. Le conclusioni dell’Assemblea sinodale diocesana, nei prossimi giorni, verranno elaborate e impresse in un contributo scritto che, entro il prossimo 2 marzo, dovrà essere inviato alla Segreteria del Cammino sinodale delle Chiese in Italia, la quale farà sintesi di tutti i contributi diocesani. Questi ultimi, infatti, saranno al centro dell’imminente seconda Assemblea sinodale delle Chiese in Italia: «Si tratta di un lavoro in divenire – puntualizza l’arcivescovo Valentinetti -, per cui non possiamo trarne delle conclusioni affrettate. Aspetteremo maggiori riflessioni e, soprattutto, aspetteremo le conclusioni che arriveranno dalla riflessione generale delle Chiese che sono in Italia».
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