Vescovi d’Abruzzo e Molise: “Pronti a camminare insieme a Leone XIV”
"I Presuli della Ceam – conclude il presidente della Ceam -, in questo momento storico segnato da tanta violenza e da guerre, si uniscono alla preghiera del Santo Padre a Maria, tanto venerata dalla gente abruzzese e molisana, perché tutti possano accogliere il saluto di pace “disarmata e disarmante” di Cristo Risorto"

All’indomani dell’elezione al soglio di Pietro del cardinale Robert Francis Prevost come Papa Leone XIV, anche i vescovi e gli arcivescovi della Conferenza episcopale abruzzese e molisana (Ceam) hanno inviato il loro messaggio di giubilo al 267° Papa della Chiesa Cattolica: «Gli arcivescovi e i vescovi d’Abruzzo e Molise – scrive monsignor Camillo Cibotti, vescovo di Isernia-Venafro e Trivento, nonché presidente Ceam, a nome dei suoi confratelli presuli – gioiscono per l’elezione al Soglio pontificio di Papa Leone XIV».

Il presidente dei vescovi e degli arcivescovi abruzzesi e molisani ha quindi ricordato come, dopo i giorni di lutto «per la morte dell’amato Papa Francesco» il Conclave – al quale ha partecipato anche il cardinale arcivescovo emerito de L’Aquila e già presidente Ceam Giuseppe Petrocchi – abbia scelto il cardinale Robert Francis Prevost come successore di Pietro: «Le Chiese d’Abruzzo e Molise inviano, commosse – sottolinea monsignor Cibotti -, i più sentiti auguri a Papa Leone e Gli assicurano la preghiera per il Suo alto Ministero, nella Chiesa e per il mondo, e l’immediata disponibilità a “camminare insieme… come Chiesa unita cercando sempre la pace, la giustizia, cercando sempre di lavorare come uomini e donne fedeli a Gesù Cristo, senza paura, per proclamare il Vangelo, per essere missionari” (Papa Leone XIV, Prima Benedizione Urbi et Orbi, 8 maggio 2025)».
Quindi la preghiera finale nella quale, ancora una volta, i presuli abruzzesi e molisani si sono uniti a Papa Leone XIV: «I Presuli della Ceam – conclude il presidente della Ceam -, in questo momento storico segnato da tanta violenza e da guerre, si uniscono alla preghiera del Santo Padre a Maria, tanto venerata dalla gente abruzzese e molisana, perché tutti possano accogliere il saluto di pace “disarmata e disarmante” di Cristo Risorto».