“Siate fautori di una civiltà d’amore e carità”
Erano in 350 i volontari pescaresi della Misericordia, appartenenti alle sezioni di Pescara, Moscufo, Alanno e Scafa, che ieri alle prime luci dell’alba sono partiti in pullman alla volta di piazza San Pietro a Roma, scendendo per un giorno dall’ambulanza così da prendere parte all’incontro nazionale dei volontari della Misericordia e dell’associazione donatori di sangue Fratres con Papa Francesco: «Siamo arrivati nella capitale – racconta Lorena Silvetti, componente del direttivo della Misericordia di Pescara e capospedizione – intorno alle 6.30, imbattendoci in una lunga fila prima di entrare in una piazza gremita da 60 mila volontari».
Quindi un alternarsi di canti e preghiere, culminati con i saluti del presidente delle Misericordie d’Italia Roberto Trucchi e dell’arcivescovo di Firenze monsignor Giuseppe Betori, ha scandito l’attesa dei confratelli della Misericordia, fino all’arrivo del Papa: «In questo momento – sottolinea Lorena – abbiamo provato un’emozione grandissima, con Papa Francesco che ha girato fra noi in Papa mobile».
Quindi l’atteso discorso del Pontefice il quale, attraverso il suo grande carisma, è tornato a scaldare il cuore dei volontari presenti, conferendo loro un preciso mandato: «Siate fautori – esorta il Pontefice, rivolgendosi ai confratelli – della civiltà dell’amore e della carità».
Un messaggio, che ha subito ispirato gli animi dei presenti: «Queste – riflette l’esponente della Misericordia di Pescara – sono state parole in linea con le nostre finalità, quelle di assistere gli ultimi ed i sofferenti. Perché il termine Misericordia vuol dire proprio: “donare agli ultimi”». Infine, i 350 volontari pescaresi si sono trasferiti sui colli romani, presso il Santuario della Madonna del Divino Amore dove hanno avuto ancora modo di raccogliersi in preghiera, prima di rientrare a Pescara.