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Lettore, Accolito e Catechista. La CEI vara le norme per i tre nuovi ministeri

"I ministri istituiti non saranno semplici esecutori delle indicazioni dei presbiteri, ma veri animatori di assemblee, promotori della corresponsabilità nella Chiesa"

I tre ministeri istituiti da Papa Francesco saranno regolati dalla Nota ad experimentum emanata dai Vescovi italiani

Il 10 gennaio dello scorso anno, Papa Francesco apriva i ministeri del Lettorato e dell’Accolitato anche alle donne. «Tali ministeri laicali, essendo basati sul sacramento del Battesimo, – spiegava il Pontefice nella Lettera Apostolica Spiritus Domini – possono essere affidati a tutti i fedeli, che risultino idonei, di sesso maschile o femminile». Il successivo 10 maggio, con la Lettera Apostolica Antiquum ministerium, il Santo Padre istituiva anche il servizio di Catechista quale ministero laicale.

A un anno di distanza, recependo tali provvedimenti pontifici, la Conferenza Episcopale Italiana ha elaborato una Nota ad experimentum, valida per i prossimi tre anni, «per orientare la prassi concreta delle Chiese di rito latino che sono in Italia sui ministeri istituiti del Lettore, dell’Accolito, del Catechista».

I Vescovi italiani hanno quindi definito i compiti di tali ministeri:

  • Lettore: proclama la Parola di Dio nell’assemblea liturgica, in primis nella celebrazione eucaristica; svolge servizio anche nelle diverse forme di celebrazione della Parola e della liturgia delle ore e può animare la lectio divina e altri momenti di preghiera sui testi biblici. Svolgerà il servizio di accompagnare i fedeli all’incontro con la Parola di Dio.
  • Accolito: svolge il servizio all’Altare e coordina la distribuzione della Comunione anche al di fuori della Santa Messa, in particolare alle persone impedite a partecipare fisicamente alle celebrazioni. Anima l’adorazione eucaristica.
  • Catechista: cura l’iniziazione cristiana di bambini e adulti, proseguendo il proprio servizio di accompagnamento anche verso coloro che hanno già ricevuto i sacramenti. La CEI ha inoltre stabilito che, «secondo il prudente apprezzamento del Vescovo, il catechista può anche essere, sotto la moderazione del parroco, un referente di piccole comunità (senza la presenza stabile del presbitero) e può guidare, in mancanza di diaconi e in collaborazione con Lettori e Accoliti istituiti, le celebrazioni domenicali in assenza del presbitero e in attesa dell’Eucaristia».

La Nota specifica anche i requisiti per poter assumere tali servizi alla comunità, che saranno accessibili anche alle donne: «avere almeno 25 anni ed essere persone di profonda fede, formati alla Parola di Dio, umanamente maturi, partecipi alla vita della comunità cristiana, capaci di instaurare relazioni fraterne e di comunicare la fede sia con l’esempio che con la parola». È previsto un percorso per la preparazione dei candidati di almeno un anno, con l’obiettivo di «aiutare nel discernimento sull’idoneità intellettuale, spirituale e relazionale; perfezionare la formazione in vista del servizio specifico; consentire un aggiornamento biblico, teologico e pastorale continuo».

Lettori, Accoliti e Catechisti saranno istituiti in modo permanente e stabile, cosicché il Rito di istituzione non potrà essere ripetuto. «Il mandato verrà conferito per un primo periodo di cinque anni, rinnovabile – spiega la Conferenza Episcopale – previa verifica del Vescovo che, insieme ad un’équipe preposta a questo, valuterà il cambiamento delle condizioni di vita del ministro istituito e le esigenze ecclesiali in continuo mutamento».

I ministri istituiti, specificano i Vescovi italiani «non saranno semplici esecutori delle indicazioni dei presbiteri e dei diaconi, ma veri animatori di assemblee presiedute dal pastore d’anime, promotori della corresponsabilità nella Chiesa e dell’accoglienza di quanti cercano di compiere un itinerario di fede, evangelizzatori nelle varie situazioni ed emergenze di vita, interpreti della condizione umana nei suoi molteplici aspetti (cfr. Apostolicam Actuositatem, n. 24). Essi renderanno presente alla comunità le attese e le aspirazioni degli uomini del nostro tempo e insieme saranno un segno autentico della presenza della Chiesa nelle famiglie, nei luoghi di studio e di lavoro e sulle strade del mondo (cfr. Apostolicam Actuositatem, n. 13)».

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Classe 2000, è di Torre de' Passeri. Dopo la maturità scientifica con lode, ha conseguito, con lode e menzione di merito, il titolo di dottore magistrale in giurisprudenza. È attualmente dottorando di ricerca in Diritto civile. Da giugno 2022 è iscritto all'Albo dei Giornalisti, elenco Pubblicisti.